Ville e Giardini
Poggio a Caiano acquistò notorietà quando la famiglia dei Medici divenne proprietaria della residenza fortificata degli Strozzi sulla quale fu costruita la villa “Ambra”. Villa Ambra, voluta da Lorenzo il Magnifico e progettata da Giuliano da Sangallo, secondo una nuova geniale concezione, diverrà il modello delle successive ville rinascimentali. L'edificio, a due piani, è a pianta quadrata e il disegno semplice e simmetrico che inserisce al centro, al posto del tradizionale cortile, un grande salone con le pareti affrescate da grandi artisti (il Pontormo, l'Allori, Franciabigio, Andrea del Sarto). Gli altri ambienti sono razionalmente concepiti e contengono anch'essi opere d'arte di pregio. Il Magnifico non ebbe la fortuna di vedere completata la sua villa perché alla morte (1492) era realizzata per un terzo. Durante il periodo in cui l'abitò Francesco I de' Medici (XVI sec.) vi dimorò anche Bianca Cappello che fu prima sua amante e poi sua sposa. La contemporanea morte dei due dette adito a misteriosi e strani racconti che alimentarono la fantasia popolare e che vengono anche oggi narrati. Dopo varie vicende di potere e di conseguenti adattamenti la villa divenne, con l'unità d'Italia, proprietà dei Savoia che, a loro volta, ordinarono delle ristrutturazioni. Attualmente la villa, con il giardino e il parco, è patrimonio e museo dello Stato.
La villa di Poggio a Caiano si trova a circa 8 km a sud di Prato, a circa 40 minuti di automobile dall'Agriturismo I Pitti, e a 30 minuti dal Casa Rowe B&B. Per raggiungere la villa è necessaria l'automobile.
Alla Sale monumentali della Villa si accede solo con visite accompagnate dal personale di custodia, con accesso ogni ora, a partire dalle ore 8,30.
Orario di apertura:
dalle 8.30 alle 15.30 eccetto ore 13.30 da martedì a domenica
Chiuso lunedì, 1 gennaio e 25 dicembre
Prenotazione obbligatoria
+39 055877012
BIGLIETTI: Ingresso gratuito
INFO: https://www.villegiardinimedicei.it/villa-di-poggio-a-caiano/
Il secondo piano della Villa medicea di Poggio a Caiano, é dedicato alle nature morte e ai dipinti di soggetto naturalistico provenienti dalle collezioni delle gallerie fiorentine e appartenuti ai Medici. A far da campione assoluto nel museo é il fiorentino Bartolomeo Bimbi, del quale sono esposte ben cinquantanove opere, inclusi i suoi celebri campionari dei frutti prodotti nel Granducato di Toscana che raffigurano, con il massimo
dettaglio e precisione scientifica, le innumerevoli qualità di agrumi, uve, pere, pesche, ciliegie, albicocche, mele, fichi e susine che, tra la fine del Seicento e gli inizi del Settecento, venivano prodotti nelle campagne e nei giardini della Toscana.
Alla Sale monumentali della Villa si accede solo con visite accompagnate dal personale di custodia, con accesso ogni ora, a partire dalle ore 8,30.
Orario di apertura:
dalle 8.30 alle 15.30 eccetto ore 13.30 da martedì a domenica
Chiuso lunedì, 1 gennaio e 25 dicembre
Prenotazione obbligatoria
+39 055877012
BIGLIETTI: Ingresso gratuito
INFO: https://www.villegiardinimedicei.it/villa-di-poggio-a-caiano/
20/10/2022
Villa Medicea di Poggio a Caiano - Consigli di visita, orari di ingresso e breve descrizione del Museo della Natura Morta
La Villa della Petraia, fu acquistata da Cosimo I nel 1544. Al contrario di quanto il suo nome porti a pensare, è circondata da uno splendido giardino all’italiana e si trova in una posizione da cui si gode una vista che abbraccia tutta la piana fiorentina.
All’interno della villa un superbo ciclo di affreschi perfettamente conservato permette di ripercorrere le tappe più importanti della casata medicea. Anche i padroni di casa successivi, i Lorena e soprattutto i Savoia hanno lasciato le loro importanti testimonianze come la Sala da Gioco sabauda e le camere del Re Vittorio Emanuele II e della Bella Rosina. Nel 1878 il cortile interno fu coperto con un tetto in metallo e vetro e trasformato in salone da ballo.
La villa La Petraia si trova in prossimità di Firenze nord, a circa 40 minuti di automobile dall'Agriturismo I Pitti, e a 30 minuti dal Casa Rowe B&B. Per raggiungere la villa è necessaria l'automobile.
Nelle vicinanze si può visitare anche il Giardino della Villa Medicea di Castello.
Villa medicea della Petraia
Via della Petraia, 40 Località Castello, 50141 Firenze
Tel. +39 055 452691
Per il momento la Villa rimane chiusa al pubblico per i lavori di restauro
https://www.villegiardinimedicei.it/villa-la-petraia/
4/6/2021
Villa Medicea della Petraia - Consigli di visita e orari di ingresso
Al centro di Cerreto Guidi, in posizione dominante su un poggio, sorge la poderosa villa, edificata su disposizione del duca Cosimo I de’ Medici quale residenza di caccia (in considerazione della vicinanza con la bandita del cosiddetto “Barco Reale”), e punto di controllo strategico sul territorio circostante, in particolare del Padule di Fucecchio.
La costruzione della villa, eretta impiegando i materiali della diroccata Rocca dei conti Guidi e della seconda cerchia di mura, fu condotta, secondo quanto si evince dai documenti, tra il 1564 ed il 1566 quando l’edificio è citato come “murato di nuovo”. È attestata nel 1566 la direzione dei lavori da parte dell’architetto Davide Fortini, già collaboratore di Tribolo, al quale dovette poi subentrare Alfonso Parigi il Vecchio.
A Bernardo Buontalenti è riferita l’ideazione delle rampe d’accesso “a scalera”, denominate “ponti medicei”, che costituiscono la caratteristica saliente della villa. Sono quattro imponenti rampe di scale perfettamente simmetriche in mattoni e pietra della Gonfolina. Presentano alcune aperture, un tempo di accesso alle scuderie poste al di sotto del grande piazzale, e si pongono in rapporto con l’intonaco della facciata della villa, disegnando quel basamento che viene a svolgere la funzione di supporto naturale del terreno, quale innalzamento del piano prospettico, secondo un modulo adottato dallo stesso Buontalenti in altri edifici.
La villa deve in parte la sua fama alla tragica vicenda di Isabella de’ Medici, morta a Cerreto nella notte fra il 15 e il 16 luglio 1576. Isabella, figlia prediletta di Cosimo I e di Eleonora di Toledo, sposa nel 1558 del duca Paolo Giordano Orsini, secondo una leggenda per lungo tempo accreditata in chiave anti-medicea ed alimentata dalla letteratura romantica, sarebbe stata strangolata da sicari su disposizione del marito geloso. Studi recenti hanno fatto luce sulla vita di Isabella, sfatando la leggenda di nefandezze e sregolatezze; le cause della sua morte si devono, presumibilmente a una gravissima forma di idropisia, una grave occlusione renale.
La villa, appartenuta a don Giovanni de’ Medici, don Pietro e don Lorenzo, ebbe un assetto più residenziale intorno al 1671 quando passò al cardinale Leopoldo de’ Medici. Nel 1780 gli Asburgo-Lorena alienarono la villa e dopo vari passaggi di proprietà pervenne ai marchesi Geddes da Filicaia, che affidarono al pittore Ruggero Focardi la decorazione ad affresco della sala a pianterreno. Acquistata nel 1966 da Galliano Boldrini che destinandola a museo la donò poi nel 1969 allo stato Italiano; il 18 giugno 1978 è stata aperta al pubblico.
L’arredo della villa è stato ricostituito in riferimento analogico alle descrizioni degli inventari storici (1667, 1705, 1728) con l’intenzione di riproporre il gusto sofisticato e multiforme delle raccolte medicee. Accanto a un cospicuo e significativo nucleo di ritratti medicei – provenienti dalle Gallerie Fiorentine – si segnala quello a figura intera di Cosimo nell’abito dell’incoronazione quale Granduca (1570) e il ritratto di Isabella de’ Medici – figurano arazzi provenienti dalla manifattura medicea integrati con una ricercata selezione delle opere della Eredità di Stefano Bardini (acquisita dallo Stato nel 1996) comprendente dipinti su tavola e su tela, cassoni intarsiati e dipinti, stipi, sculture in marmo e terracotta, maioliche, manufatti in pietre dure.
Dal 2002 la villa accoglie, inoltre, il Museo storico della caccia e del territorio, comprendente curiose testimonianze iconografiche, un casino da caccia d’epoca lorenese e una raccolta di armi, principalmente da caccia e da tiro. Nei loggiati a triplice fornice e nei suggestivi i ambienti sottostanti i ponti medicei sono esposti, a mo’ di antiquarium, marmi d’epoca romana e medievale.
La villa di Cerreto Guidi si trova, a circa 30 minuti di automobile dall'Agriturismo I Pitti, e a 40 minuti dal Casa Rowe B&B. Per raggiungere la villa è necessaria l'automobile.
Villa Medicea di Cerreto Guidi
Cerreto Guidi, via Ponti Medicei, 12
Orari
alle 9.00, 10.00, 11.00 e alle 12.00
alle15.00 e alle 16.00 visite guidate
max 6 persone
prenotazione obbligatoria
Chiuso
secondo e quarto lun del mese
Info e prenotazioni: Tel. +39 0571 55671 info@prolococerretoguidi.it
BIGLIETTI: Ingresso gratuito
A Cerreto Guidi si trova il presepe all'uncinetto più grande d'Italia: supera i 30 metri quadrati.
Fu iniziato nel 2014 da Gessica Mancini, che iniziò a lavorare ai personaggi quando scoprì di avere il Parkinson. Nel tempo è diventato un lavoro corale, con la partecipazione delle volontarie dell'associazione Dame dell'Uncinetto, nata proprio dall'idea della signora Mancini.
Non riuscendo a riposare bene a causa delle medicine, per passare il tempo nelle lunghe notti insonni, Gessica Mancini cominciò a realizzare all’uncinetto i personaggi del presepe. Iniziò quasi per scherzo, per partecipare a una gara di presepi in paese. Il primo personaggio fu un re Magio. Da quel giorno il lavoro non si è più fermato
fino a raffigurare ogni angolo di Cerreto Guidi, le case con tegole e fioriere, la Villa Medicea mattone per mattone, la Chiesa di Santa Liberata, i personaggi, del paese ritratti nelle vesti da corteo storico del palio.
Tutta l'opera, composta da strutture in legno finemente rivestite di tele all'uncinetto, è dotata di impianto meccanico per il movimento dei personaggi e idraulico, per le piccole fontane.
Il presepe all'uncinetto è aperto se vi sono feste in paese oppure telefonando al nr +39 377 189 79 75
Villa Medicea di Cerreto Guidi - Consigli di visita e orari di ingresso
4/6/2021
Oggi il giardino di Castello è formato solo dalla sezione aperta al pubblico che fa parte dell'omonima villa medicea, oggi sede dell'Accademia della Crusca.
Il grande parco può essere giustamente considerato un prototipo di giardino all'italiana del Cinquecento. Fu iniziato nel 1537 da Cosimo I dei Medici e faceva parte del piano generale che mirava ad abbellire la Villa di Castello, ereditata dalla madre Maria Salviati. Il progetto generale fu affidato a Niccolò Tribolo, mentre fu commissionata a Piero da San Casciano l'esecuzione del grande impianto idraulico che convogliava l'acqua dalla sorgente di Castellina alle numerose fontane sparse nel giardino.
Gli elementi decorativi del giardino miravano ad esaltare il ruolo di pacificatori della famiglia regnante e l'importanza del governo granducale illuminato. La stragrande maggioranza dei critici considera questo progetto un'opera di Benedetto Varchi. L'elemento più interessante di questo sontuoso e articolato itinerario decorativo - descritto dal Vasari e mai terminato - è rappresentato, lungo l'asse principale del giardino all'italiana retrostante la villa, dalla fontana di Ercole e Anteo (del Tribolo e Pierino da Vinci, completato con le famose statue in bronzo di Bartolomeo Ammannati) e la famosa Grotta degli Animali o del Diluvio Universale, progettata dal Tribolo e originariamente animata da spettacolari giochi d'acqua volti a simulare una grotta perfettamente naturale. La fontana è decorata con gruppi policromi di animali, simbolo della pace concessa da Cosimo.
La "zona a selvatico" con faggi, querce e cipressi costituisce la parte alta del parco. Qui troviamo la grande vasca-cisterna decorata con la statua dell'Appennino o Gennaio, scultura in bronzo dell'Ammannati.
Vale anche la pena visitare il giardino delle erbe officinali e la straordinaria collezione di piante di arance e limoni che è una delle più importanti al mondo.
La villa di Castello si trova in prossimità di Firenze nord, a circa 40 minuti di automobile dall'Agriturismo I Pitti, e a 30 minuti dal Casa Rowe B&B. Per raggiungere la villa è necessaria l'automobile.
Nelle vicinanze c'è anche la Villa Medicea della Petraia.
Giardino della Villa medicea di Castello
Via Di Castello
50141 Firenze
Per il momento la Villa rimane chiusa al pubblico per i lavori di restauro
4/6/2021
Villa Medicea di Castello - Il Giardino
Collezione Gori - Fattoria di Celle
via Montalese 7
51030 Santomato (Pistoia) - Italy
info@goricoll.it
La Tenuta di Celle si trova sulle colline che sorgono lungo la via Montalese, che collega Pistoia con Prato, in località Santomato. La villa fu realizzata alla fine del Seicento ed è immersa in un giardino all’italiana con fontana e ninfeo, la cappella gentilizia, la voliera, la fattoria, la zona agricola, le scuderie e un grande parco ottocentesco di oltre 20 ettari che si estende sulla collina retrostante.
Per destare stupore nel visitatore il giardino è completato da fontane, cascate, grotte e anfratti segreti, laghetti con giochi d’acqua, un tempietto di ispirazione assiro-egiziano, uno circolare dedicato a Venere e una casina del tè dalle forme neogotiche.
Giuliano Gori, venuto a mancare nel gennaio 2024, appassionato amante dell’arte decise nel 1981, di arredare il giardino con opere d’arte che oggi compongono una collezione che conta circa ottanta installazioni realizzati dagli artisti fra i più noti al mondo come, solo per citarne alcuni: Robert Morris, Jean-Michel Folon, Michelangelo Pistoletto, Dani Karavan, Alberto Burri, Sol LeWitt, Hidetoshi Nagasawa, Richard Long, Beverly Pepper, Daniel Buren, Dennis Oppenheim, Claudio Parmiggiani, Joseph Kosuth, Anne e Patrick Poirier, Fausto Melotti, Anselm Kiefer, Emilio Vedova,.
Con il tempo la collezione è cresciuta e quasi ogni anno vengono inaugurate nuove opere realizzate da nuovi artisti, in un lavoro in continua evoluzione.
L’ingresso e la visita condotta da una persona messa a disposizione dalla Collezione Gori, sono gratuiti.
Si raccomanda la puntualità e la visita comporta una camminata di circa 3 ore.
La prenotazione è obbligatoria sul seguente sito:
11/7/2023
Santomato (Pistoia) - Giardino di Celle
Un giardino di livello internazionale, unico nel suo genere poiché raccoglie oltre 200 varietà di agrumi provenienti da tutto il mondo. Non è un agrumeto ma un vero e proprio parco botanico dedicato agli agrumi ornamentali, dove è possibile ammirare antiche Cultivar delle collezioni medicee del ‘500, varietà rare ed esotiche provenienti dal lontano oriente, ma anche nuove varietà più moderne originarie dell’emisfero australe. Con 2.000 metri quadri di estensione, la grande serra principale fa da mantello al parco, lo protegge dalle intemperie e consente di poterlo visitare in ogni condizione meteorologica. Il parco saprà sorprendere il visitatore con un percorso nuovo e pieno di curiosità e costituisce un’occasione particolarmente invitante anche per un pubblico di non addetti ai lavori. La collezione di piante di agrumi si articola infatti tra vialetti, tunnel vegetali, fontane e grandi figure ispirate alla fiaba di Pinocchio. Il parco del più famoso burattino del mondo si trova infatti a soli 2 Km di distanza dal Giardino degli Agrumi.
Hesperidarium Il Giardino degli agrumi
Via del Tiro a Segno, 55 - 51012 Castellare di Pescia (PT) Italy
Tel: +39.0572.429191
Email: info@oscartintori.it
Ingresso (prezzo per persona):
Intero € 5,00
Ridotto € 4,00 da 5 a 12 anni
4/6/2021
Hesperidarium di Oscar Tintori - Il Giardino degli agrumi
La duchessa Maria Luisa di Borbone nel 1820 volle realizzare un giardino botanico con funzioni di laboratorio scientifico sperimentale, collaterale alla Regia Università di Lucca.
Arricchitosi negli anni di piante rare ed esotiche, che troveranno collocazione anche nei parchi delle ville patrizie, è impreziosito da un ameno laghetto ricco di fauna autoctona, dove la leggenda vuole trovasse la morte la giovane e bella Lucida Mansi, trascinatavi dal diavolo per non aver rispettato il patto stabilito con lui.
Ricca la varietà di piante tipiche della montagna lucchese, piante medicinali ed alimentari, mentre nel Museo Botanico sono conservati preziosi ed antichi erbari e molte migliaia di campioni secchi di vegetali.
L'Orto Botanico conta oggi circa 200 specie e comprende camelie, rododendri e azalee dalla fioritura precoce.
Di grande interesse le serre monumentali, tutte restaurate; una interessante biblioteca conserva pregevoli testi di botanica confermando quella valenza scientifica e didattica che l'Orto Botanico ha avuto fin dalla sua realizzazione.
Tra gli elementi di arredo che ornano il giardino si notano i grandi medaglioni di ceramica che descrivono importanti avvenimenti che riguardano l'Orto Botanico tra cui la messa a dimora del Cedro del Libano (1822), oggi un magnifico esemplare.
Altri elementi ornamentali sono: il cancello con pilastri decorati con foglie di alloro in rilievo e sormontati da due leoni, una sfinge e una zucca in terracotta, quest'ultima di notevoli dimensioni, che ornano la vasca ottagonale utilizzata per la coltivazione di piante acquatiche.
A sfondo del viale centrale, vicino al laghetto, si trovano un bel gruppo di cipressi della Virginia.
Orto Botanico di Lucca
Via del Giardino Botanico, 14.
tel 0583950596
È inoltre disponibile un biglietto cumulativo di accesso all'Orto Botanico, alla Torre dell'Orologio e alla Torre Guinigi al prezzo di 9 €
☞https://cultura.comune.lucca.it/#musei
per maggiori info:
12/6/2022
Orto Botanico di Lucca orari e biglietti di ingresso
L'Orto Botanico di Firenze fu fondato il 1 dicembre 1545, quando il Granduca Cosimo I de’ Medici acquistò il terreno dalle suore domenicane. L'Orto che era conosciuto con il nome di Giardino dei Semplici, per il fatto che veniva utilizzato per coltivare e allevare piante officinali, è il terzo orto botanico più antico dopo quelli di Padova e Pisa. L'impianto originario fu progettato da Niccolò detto "il Tribolo" che aveva già progettato diversi altri giardini granducali, come quello della Villa Medicea di Castello. Inizialmente i giardini furono diretti dal botanico Luca Ghini, che aveva già seguito due anni prima, l'Orto Botanico di Pisa per ordine del Granduca.
Il giardino fu migliorato e abbellito con le collezioni settecentesche grazie all'impegno di Cosimo III dei Medici che ne assegnò la direzione alla Società Botanica Fiorentina, sotto la direzione del celebre botanico Pier Antonio Micheli.
La sua direzione fu trasferita nel 1783 all'Accademia dei Georgofili e denominato Orto Agricolo Sperimentale, poi ribattezzato Giardino dei Semplici nel 1847 e infine Orto Botanico dell'Istituto di Istruzione Superiore nel 1880.
I Giardini occupano attualmente una superficie di 2,39 ettari suddivisa in viali più piccoli e più grandi. La struttura dispone anche di proprie serre e costruzioni riscaldate per la coltivazione di piante speciali.
Il patrimonio vegetale è formato da oltre 5.000 esemplari con diversi alberi molto vecchi, alcuni dei quali, come il Taxus baccata, piantato dallo stesso Micheli intorno al 1720, una quercia da sughero molto grande piantata nel 1805 e mai potata, diversi esempi di Conifere come Araucaria, Torreya, Sequoia e un bellissimo esempio di Metasequoia glypsistroboides, una specie originariamente conosciuta come fossile e riscoperta in Cina solo nel 1941.
Le collezioni più importanti sono quelle che comprendono Cicaclidae, Tillandsia, Orchidee e Felci. Estremamente interessante, per dimensioni e numero, è la collezione di azalee che attira sempre l'attenzione di un gran numero di visitatori durante il periodo della fioritura. Anche le sezioni dedicate alle piante officinali, ai cactus e alle piante carnivore sono molto interessanti dal punto di vista didattico
Orto Botanico di Firenze
Via Pier Antonio Micheli, 3
50121 Firenze
Orario
L'Orto botanico è aperto nei seguenti giorni e orari:
da martedì a domenica, dalle 10 alle 18
Gli ultimi ingressi sono consentiti un'ora prima della chiusura.
Biglietti e accesso
Sono in vigore tariffe straordinarie e dimezzate. Chi vorrà potrà sostenere il Sistema Museale attraverso l'acquisto di biglietti a tariffa ordinaria.
intero 3€
ridotto 1,5€
famiglia 6,5€ (1-2 adulti con massimo 4 bambini)
Ridotto: età compresa tra 6 a 14 anni; oltre i 65 anni; scuole italiane fino alla secondaria di 2° grado con lettera intestata della scuola
Visitatori con ingresso gratuito:
Tour interattivo con Artplace Museum
Con l'applicazione gratuita per cellulari Artplace Museum è possibile scoprire in modo dinamico le meraviglie dell'Orto botanico, durante la tua visita e oltre. Come fare? Scarica l'app, seleziona Firenze e cerca l'Orto botanico.
Quando vieni all'Orto potrai seguire un tour interattivo avviando l'applicazione: ogni volta che ti avvicinerai a una pianta, albero, fiore o a un altro punto di interesse, riceverai una notifica e potrai vedere e leggere, tramite la app, video, foto e testi.
Tutti i contenuti, raccolti in quasi 50 schede, sono curati dal Sistema Museale di Ateneo e sono consultabili anche da casa. Demo video (YouTube).
L'applicazione, le schede e il tour sono gratuiti. È richiesta la registrazione di un profilo con login tramite account Google o Facebook, o inserendo alcuni dati.
Scarica Artplace Museum: Google Play | App Store
4/6/2021
Firenze - Orto Botanico
Fondato nel 1543 dal naturalista, medico e botanico Luca Ghini (1490-1556) si tratta del più antico Orto botanico universitario del mondo. Costruito originariamente sulle rive del fiume Arno, fu trasferito nell’attuale sede vicino alla Piazza dei Miracoli nel 1591 e poi ampliato progressivamente fino all’attuale estensione di 2 ettari in cui vi sono coltivate circa 3000 piante. Ospita piante dei 5 continenti: le succulente dei deserti africani e americani; le piante aromatiche della macchia mediterranea; le specie delle paludi toscane; numerosi alberi secolari e tante altre.
E’ organizzato, prevalentemente con criterio storico, in sette settori: Scuola Botanica, Orto del Cedro, Orto del Mirto, Serre, Piazzale Arcangeli, Orto Nuovo, Orto Del Gratta. Ogni settore ospita una o più collezioni organizzate su base scientifica.
Nella Galleria che all’epoca permetteva l’ingresso all’Orto Botanico da Via Santa Maria, cominciarono sin dal 1591 a essere accumulati ritratti di illustri botanici e collezioni di reperti naturalistici raccolti in parte nell’attuale Museo Botanico e, relativamente ai reperti geologici e zoologici, nel Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa di Calci. L’odierno Museo Botanico è collocato nei locali dell’antica fonderia, nota anche come “Palazzo delle Conchiglie” per la facciata interamente decorata in stile grottesco nel 1752. Il museo conserva la Quadreria, il Portone monumentale dell’entrata alla galleria, l’antico “Studiolo” per i semi dell’Orto Botanico, oltre a oggetti legati all’insegnamento della botanica universitaria, tra cui pregevoli modelli in cera e gesso e tavole didattiche. Gli Erbari sono invece conservati nella palazzina al centro dell’Orto Botanico, accessibili dagli studiosi solo su prenotazione, ma virtualmente accessibile da una postazione multimediale installata al museo.
Orto Botanico di Pisa
Via Luca Ghini 13 / Via Roma 56
56126 PISA
Orario
Orario da lunedì 16 agosto 2021 a domenica 5 settembre
Tutti i giorni: 8:30 – 20:00 (ultimo ingresso ore 19:00)
Orario da lunedì 6 settembre 2021 a domenica 10 ottobre
Tutti i giorni: 8:30 – 19:00 (ultimo ingresso ore 18:00)
Orario invernale da lunedì 11 ottobre 2021 al 31 marzo 2022
Tutti i giorni: 8:30 – 17:00 (ultimo ingresso ore 16:00)
Giorni di chiusura
1° gennaio (Capodanno);
6 gennaio (Epifania);
25 dicembre (Natale);
26 dicembre (Santo Stefano).
Il 24 e il 31 dicembre la chiusura è alle ore 13:00.
Tariffe
Ogni prima domenica del mese l’ingresso Orto e Museo Botanico dell’Università di Pisa è gratuito.
Biglietti
Tariffa intera: 4 euro
Tariffa ridotta: 2 euro (età compresa tra 6 e 12 anni)
Biglietti per famiglie
Tariffa famiglie: 8 euro (genitori con figli)
17/8/2021
Orto Botanico di Pisa - Breve descrizione - Orari e Biglietti di ingresso
Splendido giardino ad alta quota, ospita specie botaniche e forestali caratteristiche dall’Alto Appennino Pistoiese: colorati fiori di montagna, piante carnivore e officinali, maestosi alberi, da ammirare accompagnati dal dolce mormorio del torrente Sestaione.
Grazie alle basse temperature e al particolare microclima della zona, l’Orto presenta anche molte specie di tipo alpino, che hanno trovato in questa parte di Appennino il limite meridionale di diffusione; come l’abete rosso (Picea abies), relitto dell’ultima glaciazione, che nella vicina Riserva di Campolino continua a riprodursi spontaneamente.
Affianca le collezioni in vivo, il Polo didattico di Fontana Vaccaia che permette di approfondire la conoscenza del patrimonio vegetale della Montagna Pistoiese; al suo interno, dove sono esposti attrezzi forestali tradizionali e un ricco erbario, si organizzano esposizioni temporanee e corsi formativi.
ORARIO DI APERTURA 2023
Dal 21 giugno al 10 settembre: da martedì a domenica, 09.30-12.30 e 15.00-18.00
Partenza visite guidate: 09.30, 10.30, 11.30, 15.00, 16.00, 17.00
MUNAP – Museo Naturalistico Archeologico dell’Appennino Pistoiese
GAVINANA – Via Orange
Riallestito nel 2018, il museo vi conduce alla scoperta della storia naturale e della presenza umana in età preistorica sull’Appennino Pistoiese: animali, rocce, minerali e fossili per un suggestivo viaggio alla conoscenza del nostro territorio.
Ad accogliervi, il re della foresta; uno splendido esemplare di lupo grigio appennino (Canis lupus italicus), che viveva sulla nostra Montagna.
E un’affascinante sorpresa vi aspetta a conclusione della visita: un imponente scheletro di orso delle caverne, un reperto unico, risalente a 20 mila anni fa.
ORARIO DI APERTURA 2023
Dal 2 giugno al 1° ottobre: da venerdì a domenica e 15/08, 15.30-18.30
Per visite in orario straordinario d’apertura, chiamare il N. Verde 800 974102
1/7/2023
Orto Botanico di Pisa - Breve descrizione - Orari e Biglietti di ingresso
Due maestose ali di cipressi lunghe quasi un chilometro, annunciano la teatrale facciata del miglior esempio di architettura barocca in Toscana. La Villa ed il parco risalgono al primo ‘500, proprietà dell’allora potente famiglia Buonvisi. Fu luogo di incontri tra la Marchesa
Lucrezia, moglie di Lelio Buonvisi, e il suo amante (Arnolfini) che sembra sia stato catturato proprio di fronte ai cancelli di Camigliano, accusato dell’assassinio del Marchese Lelio, avvenuto in città.
Nella prima metà del ‘600, la Villa di Camigliano venne acquistata dal Marchese Nicolao Santini, ambasciatore
della Repubblica di Lucca alla corte di Luigi XIV (Re Sole) il quale volle trasformarla in una dimora sontuosa, con un giardino a parterres fioriti e grandi vasche sul davanti nelle quali si riflette la facciata, realizzate come dai progetti di Le Nòtre per la reggia di Versailles.
Creò il Giardino-Teatro di Flora con grotte e giochi d’acqua ancora funzionanti e visibili nella Grotta dei Venti. Un notevole esempio di grotta a pianta circolare a mosaico di pietre contornata da nicchie con importanti statue dei venti con fontane nel basamento e sormontata da una cupola da cui fuoriesce la grande pioggia d‘acqua.
Il giardino “entra” nella Villa come decorazione negli affreschi di Pietro Scorzini perfettamente conservati (raffiguranti le stagioni nelle camere, scene mitologiche nei salotti e l’imperatore Aureliano nel salone principale) che
fanno da cornice agli arredi originali tutt’ora esistenti.
La Villa è infatti ancora abitata dalla famiglia discendente dal Marchese Nicolao attraverso il matrimonio dell’ultima erede Vittoria Santini che sposò nel 1816 il Marchese Pietro Guadagni Torrigiani. I loro busti sono sulla facciata e nella cappella (visitabile) dove sono sepolti anche il Marchese Carlo Luca e sua figlia la Marchesa Simonetta Torrigiani che sposò (1937) il Principe di Stigliano Don Carlo Colonna, dai
quali deriva l’odierna discendenza.
Il parco ha poi assunto dal XIX secolo, sulla parte antistante e retrostante la Villa, un aspetto più romantico con l’inserimento di essenze provenienti da varie parti del mondo, oggi ancora splendidi esemplari di Liriodendron Tulipifera, Taxodium districtum, Olsmanthus fragrans,
Cedro dell’Atlante e molte varietà di Camelia.
Sia dall'Agriturismo I Pitti che dal Casa Rowe B&B. è necessaria l'automobile per raggiungere Villa Torrigiani.
La visita del parco si effettua in maniera autonoma, mentre la visita alla villa avviene all'incirca ogni ora, su prenotazione telefonando al +39 349 6206847 o per email all'indirizzo villacamigliano@gmail.com
Nella visita alla villa si viene accompagnati da una persona che racconta la storia della villa e delle famiglie che vi hanno abitato.
Sono possibili su richiesta anche visite con spiegazione in lingua inglese.
Orario e biglietti di ingresso:
Marzo- Ottobre 2021:
Parco intero €10,00 ridotto €8,00
Parco e Palazzo Intero €15,00 ridotto €13,00
Riduzioni
- dai 13 ai 18 anni, in famiglia: i 13/14/15enni pagano solo Parco, gratuità nel Palazzo
Gratuità
- minori anni 12
- disabili motori e visivi
4/6/2021
Villa Torrigiani di Camigliano- Consigli di visita, orari e biglietti di ingresso
È considerata una tra le più importanti dimore storiche d’Italia. Nel XIX secolo è stata residenza di Elisa Bonaparte Baciocchi, sorella di Napoleone e Principessa di Lucca.
Recentemente restaurata dai nuovi proprietari offre al visitatore un’esperienza unica, con passeggiate in cui perdersi nella moltitudine di sentieri ammirando i vari scorci nell’enorme parco che conserva numerose rarità botaniche.
Caratteristica peculiare del parco è la molteplicità dei suoi raffinati giardini: seguendo l’itinerario si possono ammirare il Gardino all’italiana della Villa del Vescovo, in stile ispano-moresco il Giardino Spagnolo, il famoso Giardino dei Limoni con oltre 200 vasi di agrumi, per poi concludere in bellezza con il celebre Teatro di Verzura nel quale Paganini allietava Elisa Baciocchi nelle sere d’estate.
Altra unicità del parco è la suggestiva e preponderante presenza di acqua: il viale delle Camelie è animato da un ruscello artificiale che scorre fino al Lago e poco più avanti sfoggia i suoi colori la Piscina anni ‘20. Sul Giardino dei Limoni si affaccia invece l’antica Peschiera dalla quale si intravede la fontana del teatro di Verzura. A concludere questi giochi sono gli architettonici scrosci del Teatro d’Acqua dietro la Villa Reale.
Il complesso annovera svariate strutture risalenti a diverse epoche dislocate per tutta la proprietà: la maestosa Villa Reale e l’adiacente Palazzina dell’Orologio dominano la parte alta del parco, mentre al centro si trova la Cappella di S. Francesco Saverio, protettore dei turisti. Spostandosi più a sud si possono ammirare il ninfeo detto Grotta di Pan e la più antica delle architetture, la Villa del Vescovo.
Anche gli interni di Villa Reale sono visitabili. Le stanze della principessa Elisa sono aperte al pubblico mostrando i preziosissimi interni in stile impero: tutti i complementi d’arredo sono stati accuratamente restaurati, come anche i marmi, le tappezzerie, le porte e tutti i dettagli che lasceranno il visitatore a bocca aperta.
Il padiglione anni ‘20 è diventato il “Café Villa Reale” dove i visitatori di Villa Reale possono trovare ristoro, ombra e rilassarsi in mezzo alla natura in un contesto del tutto originale!
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Sia dall'Agriturismo I Pitti che dal Casa Rowe B&B. è necessaria l'automobile per raggiungere Villa Reale di Marlia.
Orario e biglietti di ingresso:
Marzo- 6 Novembre 2022:
tutti i giorni dalle 10:30 alle 18.00 ultimo ingresso alle 17:30
6 novembre - febbraio solo su prenotazione
CHIUSURA STRAORDINARIA 2022:
22 maggio; 27 maggio; 22 giugno; 25 giugno; 5 agosto; 3 settembre; 9 ottobre
INTERO:
Ingresso Adulti
Biglietto: 10 € Parco, 15 € Parco + Villa, 15 € Parco + Orologio, 18 € Parco + Villa + Orologio
RIDOTTO:
Ingresso Ragazzi da 14 a 17 anni, Gruppi di min. 10 persone, Adulti >65 anni
Biglietto: 7 € Parco, 12 € Parco + Villa, 12 € Parco + Orologio, 15 € Parco + Villa + Orologio
I cani sono i benvenuti! Possibilità di portarsi il pic-nic.
12/4/2022
Villa Reale di Marlia- Consigli di visita, orari e biglietti di ingresso
Tra le tante ville della Lucchesia, quella dei Mansi è sicuramente la più rappresentativa della vita e della cultura delle famiglie patrizie che un tempo governarono la Repubblica di Lucca. I Mansi appartennero a una famiglia molto conosciuta in Europa nel campo del commercio della seta già dall'inizio del XVI secolo , quando operò a stretto contatto con altre famiglie patrizie lucchesi come le famiglie Buonvisi, Arnolfini e Cenami. Da quest’ultima famiglia acquisirono nel XVII secolo la villa di Segromigno, che venne successivamente trasformata raggiungendo l’aspetto che vediamo oggi. I Mansi affidarono a Filippo Juvarra la realizzazione di un giardino all'italiana, che pochi decenni dopo venne ridisegnato all'inglese. Numerosi affreschi e dipinti ad olio adornano le stanze della villa. Nel salone principale spiccano le opere del pittore classicista Stefano Tofanelli. Mostrano il Giudizio di Mida e la Morte di Marsia e, sul soffitto, il Carro del Sole. L'elegante villa con i suoi graziosi giardini fu utilizzata dalla Repubblica di Lucca per ospitare principi e invitati, che qui trovarono un piacevole soggiorno.
Sia dall'Agriturismo I Pitti che dal Casa Rowe B&B. è necessaria l'automobile per raggiungere Villa Mansi.
Orario e biglietti di ingresso:
Marzo (ora legale)- Ottobre
tutti i giorni feriali dalle 14.00 alle 18.00 ultimo ingresso alle 13:30
Novembre - Marzo
dalle 11.30 - 15.30
ultimo ingresso ore 15.00
INTERO:
Ingresso Adulti
Biglietto: Parco + Villa, 7 €
I cani sono i benvenuti! Possibilità di portarsi il pic-nic.
7/3/2022
Villa Mansi- Consigli di visita, orari e biglietti di ingresso
Lo Storico Giardino Garzoni, uno dei più belli d’Italia, rappresenta la felice sintesi fra la geometricità rinascimentale e la spettacolarità del nascente barocco.
Il giardino si può considerare un'opera d'arte di raro equilibrio, dove il verde, le scalinate, i trionfi d'acqua e le statue costituiscono un tutto unico.
È un'esperienza assolutamente indimenticabile perdersi fra le meraviglie di questo luogo della fantasia: grotte, teatri ricavati da siepi di bosso, statue rappresentanti esseri mitologici, satiri, figure femminili, serre con i pavoni, foreste di bambù.
Un'antica, maliziosa tradizione vuole che la visita sia propizia agli innamorati e non solo per le ombre delle fronde ed i ripari, che consentono baci e carezze, ma per il labirinto, nel quale ritrovarsi è simbolica allusione del cammino da fare insieme per tutta la vita.
Appena si entra nel giardino si incontrano bellissime aiuole fiorite, statue e due grandi vasche circolari. Camminando si arriva davanti alle due maestose scalinate a doppia rampa caratterizzate da un complesso sistema idraulico che alimenta i giochi d'acqua.Attraverso le scalinate si raggiungono le tre terrazze superiori. Al di là l'impressionante scala d'acqua, fiancheggiata da due statue di donne che rappresentano le due eterne rivali: Lucca e Firenze.
All'estrema cima si trova la statua della Fama che soffia in una conchiglia, dalla quale scaturisce un getto che traccia un arco altissimo. A fianco del percorso principale del giardino, ci si può addentrare in moltissimi altri viali e vialetti laterali per scoprirne le meraviglie tra i profumi delle essenze, i giochi di ombre e luci dati dalle vegetazioni, il mistero dei labirinti, il fascino delle sculture.
La Collodi Butterfly House è uno splendido edificio-serra in pietra e cristallo autoportante, che ospita un lussureggiante giardino tropicale contenente un migliaio di farfalle provenienti da tutto il mondo. All'interno il visitatore può ammirare un bellissimo giardino esotico dove giornalmente si corteggiano, si nutrono sui fiori e si riproducono, circa un migliaio tra le più belle farfalle del mondo provenienti da ambienti Amazzonico o Neotropicale, Afro-tropicale e Indo-australiano. Un mondo affascinante dove trionfa l'etologia, dove si possono vedere tutti gli stadi di sviluppo (uovo, bruco, crisalide e farfalla), osservare le differenze tra le farfalle diurne e le notturne, (falene), riconoscere le colorazioni aposematiche, terrifiche e i trucchi adottati per la sopravvivenza, come il mimetismo batesiano e mulleriano.
8/3/2024
Giardino di Villa Garzoni a Collodi con Butterfly House, Casa delle Farfalle - Orari e biglietti di ingresso scontati per gli ospiti dell'Agriturismo i Pitti e del Casa Rowe Bed and Breakfast