Toskanische Persönlichkeiten
Antonio Meucci
Es dauerte 113 Jahre nach seinem Tod, bis der florentinische Ingenieur und Erfinder Antonio Meucci die Anerkennung erhielt, die er zeitlebens angestrebt hatte. Erst im Jahr 2002 erklärte das US-Repräsentantenhaus durch die Resolution 269 offiziell, dass „das Leben und die Errungenschaften von Antonio Meucci anerkannt werden sollten, ebenso wie sein Beitrag zur Erfindung des Telefons“.
Meucci behauptete stets, dass er ein „sprechendes Telegraph“, oder Telettrofono, erfunden habe, während er 1849 als Bühnenbildner und Theatertechniker in Havanna arbeitete. 1871 reichte er ein Caveat (eine vorläufige Erfindungsmeldung) beim US-Patentamt ein, konnte sich jedoch die erforderliche Gebühr von 275 Dollar zur Aufrechterhaltung nach 1874 nicht leisten, was ihn daran hinderte, ein vollständiges Patent zu beantragen.
Diese Situation ermöglichte es Alexander Graham Bell, der im selben Labor arbeitete, in dem Meuccis Materialien aufbewahrt wurden, im Jahr 1876 sein Patent für das Telefon anzumelden und in den folgenden Jahren als dessen offizieller Erfinder anerkannt zu werden.
Meucci erklärte, dass er nach schweren Verbrennungen, die er bei einer Explosion auf der Staten-Island-Fähre im Jahr 1871 erlitt, monatelang im Krankenhaus bleiben musste. Seine finanzielle Lage verschlechterte sich so sehr, dass seine Frau gezwungen war, die Originalmodelle des Telettrofono für nur sechs Dollar an einen Trödler zu verkaufen, um die Arztkosten zu decken.
Meuccis Herkunft und Karriere
Antonio Santi Meucci wurde am 13. April 1808 in der Nähe von Florenz geboren, in dem Haus, das sich heute in der Viale dei Serragli Nr. 44 befindet, wo eine Gedenktafel zu seinen Ehren angebracht ist. Als ältestes von fünf Kindern wurde er in der Basilika San Giovanni Battista getauft.
Mit 14 Jahren begann er sein Studium an der Accademia di Belle Arti, wo er sich mit Chemie, Maschinenbau und Physik sowie den Grundlagen der Akustik und Elektroakustik beschäftigte. Um sich finanziell zu unterstützen, fand er mit Hilfe seines Vaters seinen ersten Job als Nachtwächter in einem Theater.
1827 begann er auch als Pyrotechniker zu arbeiten und bereitete Feuerwerke zur Feier der Geburt eines Mitglieds der sächsischen Großherzogsfamilie vor. Doch eine ungerechtfertigte Anschuldigung eines Kollegen führte zu seiner Verhaftung, weil er eine Tür offen gelassen hatte, was einen Unfall verursachte.
Später wurde er erneut verhaftet, diesmal wegen eines Streits um eine Frau, und schließlich wurde er nach seiner Beteiligung an Aufständen in den frühen 1830er Jahren für drei Monate inhaftiert.
Trotz dieser Schwierigkeiten gelang es Meucci, eine erfolgreiche Karriere im Theater aufzubauen. Er arbeitete am berühmten Teatro della Pergola, wo er begann, akustische Geräte zu entwickeln, um Menschen mit Hörproblemen zu helfen.
1834 entwarf er sein erstes Gerät zur Sprachübertragung mit elektrischen Signalen. Im selben Jahr lernte er Maria Matilde Ester Mochi kennen, die er im August 1834 heiratete.
1835 kam der Regisseur Don Francisco Martí y Torrens nach Florenz, um italienische Schauspieler und Techniker für seine Theaterproduktionen im Teatro Tacón in Havanna, Kuba zu rekrutieren. Meucci nahm das Angebot an und zog mit seiner Frau dorthin, um eine neue Karriere zu beginnen.
In Havanna wurde er zum Chefbühnenmeister des Teatro Tacón und arbeitete mit einer Truppe von 80 Personen. Während dieser Zeit vertiefte er sein Interesse an der Schallübertragung durch elektrische Impulse und führte zahlreiche Experimente durch.
Umzug in die USA und der Streit mit Bell
1850, nach der Schließung des Teatro Tacón, wanderte Meucci in die Vereinigten Staaten aus und ließ sich mit seiner Frau auf Staten Island, New York, nieder. Dort gründete er eine Fabrik für Paraffinkerzen, aber das Unternehmen scheiterte.
1856 baute Meucci sein erstes elektromagnetisches Telefon, und in den folgenden 20 Jahren entwickelte er über 30 verschiedene Telefonprototypen.
1861, aufgrund schwerer finanzieller Schwierigkeiten, musste er seine Fabrik schließen und zusammen mit seiner Frau fast alle ihre Besitztümer verkaufen, um zu überleben.
Im Dezember 1871 gründete er mit Unterstützung italienischer Investoren die Telettrofono Company, doch seine finanzielle Notlage hinderte ihn daran, ein vollständiges Patent für seine Erfindung zu sichern.
Unterdessen gelang es Alexander Graham Bell im Jahr 1876, das Telefon patentieren zu lassen.
Als Meucci davon erfuhr, begann er einen langwierigen Rechtsstreit, um die Urheberschaft seiner Erfindung zu beanspruchen. Er argumentierte, dass Bell seine Forschung ohne Erlaubnis genutzt habe.
1887, nach drei Gerichtsverfahren, entschied ein Richter, dass Meucci nie ein vollständig funktionierendes mechanisches Telefon gebaut habe, sondern lediglich ein System, das auf vibrierenden elektrischen Strömen basierte.
Zu diesem Zeitpunkt war Meucci bereits in extremer Armut und verstarb am 18. Oktober 1889 im Alter von 81 Jahren.
Erst im Jahr 2002 erkannte der US-Kongress offiziell Meuccis Beitrag zur Erfindung des Telefons an und stellte fest, dass Bell das Patent aufgrund eines bürokratischen Fehlers erhalten hatte.Ci sono voluti ben 113 anni dopo la sua scomparsa affinché l’ingegnere fiorentino e prolifico inventore Antonio Meucci ottenesse il riconoscimento che aveva cercato per tutta la vita. Questo avvenne solo nel 2002, quando la Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, attraverso la Risoluzione 269, dichiarò ufficialmente che “la vita e le realizzazioni di Antonio Meucci devono essere riconosciute, così come il suo contributo all'invenzione del telefono”.
Meucci affermò sempre di essere stato l’inventore di un "telegrafo parlante", noto come telettrofono, che progettò mentre lavorava come scenografo e tecnico teatrale a L’Avana nel 1849. Nel 1871, depositò un caveat (una dichiarazione preliminare di invenzione) presso l'Ufficio Brevetti degli Stati Uniti, ma non poté procedere con la richiesta di un brevetto definitivo a causa della sua impossibilità di pagare la tassa di 275 dollari necessaria per mantenerlo valido dopo il 1874.
Questa situazione aprì la strada ad Alexander Graham Bell, il quale lavorava nello stesso laboratorio in cui erano conservati i materiali di Meucci e che, successivamente, registrò il suo brevetto per il telefono nel 1876, venendo poi riconosciuto ufficialmente come suo inventore.
Meucci spiegò che, in seguito a gravi ustioni riportate a causa di un’esplosione sul traghetto di Staten Island nel 1871, dovette trascorrere un lungo periodo di ricovero ospedaliero. La sua situazione finanziaria divenne così critica che la moglie fu costretta a vendere i modelli originali del telettrofono per soli sei dollari, affidandoli a un rigattiere per coprire le spese mediche.
Le origini e la carriera di Meucci
Antonio Santi Meucci nacque nelle campagne vicine a Firenze il 13 aprile 1808, in una casa situata nell’attuale Viale dei Serragli n. 44, dove oggi è possibile vedere una targa commemorativa. Primogenito di cinque figli, fu battezzato nella Basilica di San Giovanni Battista.
All’età di 14 anni, intraprese gli studi presso l’Accademia di Belle Arti, dove approfondì materie come chimica, ingegneria meccanica e fisica, oltre ai principi di acustica ed elettroacustica. Per sostenersi economicamente, grazie all’aiuto del padre, trovò il suo primo impiego come guardiano notturno in un teatro.
Nel 1827, iniziò anche a lavorare come pirotecnico, occupandosi dei fuochi d’artificio in occasione della nascita di un membro della famiglia granducale di Sassonia. Tuttavia, un’accusa ingiusta da parte di un collega lo portò all’arresto per aver lasciato aperta una porta, causando un incidente.
In seguito, fu nuovamente arrestato per una lite per motivi sentimentali, e più tardi venne incarcerato per tre mesi dopo essere stato coinvolto in movimenti insurrezionali nei primi anni 1830.
Nonostante queste difficoltà, Meucci riuscì a costruire una carriera solida nel settore teatrale, lavorando al celebre Teatro della Pergola, dove iniziò a sperimentare dispositivi acustici per aiutare le persone con problemi di udito.
Nel 1834, progettò il suo primo dispositivo per la trasmissione della voce attraverso segnali elettrici. Nello stesso anno conobbe Maria Matilde Ester Mochi, che sposò nell'agosto 1834.
Nel 1835, il regista Don Francisco Martí y Torrens arrivò a Firenze per reclutare attori e tecnici italiani da portare con sé al Teatro Tacón dell’Avana, Cuba. Meucci accettò l’offerta e si trasferì con la moglie, iniziando un nuovo capitolo della sua carriera.
A L’Avana, divenne capo macchinista del teatro Tacón, lavorando con una troupe di 80 persone. Durante questo periodo, il suo interesse per la trasmissione del suono tramite impulsi elettrici si intensificò e proseguì con numerosi esperimenti.
L’arrivo negli Stati Uniti e la disputa con Bell
Nel 1850, dopo la chiusura del Teatro Tacón, Meucci emigrò negli Stati Uniti, stabilendosi con sua moglie a Staten Island, New York. Qui fondò una fabbrica di candele di paraffina, ma l’impresa si rivelò un fallimento.
Nel 1856, Meucci costruì il suo primo telefono elettromagnetico, e nei due decenni successivi sviluppò oltre 30 diversi prototipi di telefoni.
Nel 1861, a causa di gravi difficoltà economiche, fu costretto a chiudere la fabbrica e, insieme alla moglie, a vendere quasi tutti i loro beni per sopravvivere.
Nel dicembre 1871, con il supporto di alcuni investitori italiani, fondò la Telettrofono Company, ma le sue precarie condizioni finanziarie gli impedirono di proteggere legalmente la sua invenzione.
Nel frattempo, nel 1876, Alexander Graham Bell riuscì a brevettare il telefono.
Quando Meucci apprese la notizia, intraprese una lunga battaglia legale per rivendicare la paternità della sua invenzione, sostenendo che Bell aveva utilizzato le sue ricerche senza autorizzazione.
Nel 1887, dopo una serie di tre processi, un giudice stabilì che Meucci non aveva mai realizzato un telefono meccanico funzionante, ma solo un sistema basato su correnti elettriche vibranti.
Nel frattempo, Meucci, ormai privo di risorse economiche, morì in povertà il 18 ottobre 1889, all’età di 81 anni.
Solo nel 2002, il Congresso degli Stati Uniti riconobbe ufficialmente il suo ruolo nello sviluppo del telefono, dichiarando che Bell ottenne il brevetto a causa di un errore burocratico.
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